Cadere dalla padella nella brace. Peggiorare la situazione, trovare un presunto rimedio che, invece, ben presto si rivela peggiore del male. |
Cadere in (o prendere) un abbaglio. Commetere un errore provocato da un grosso equivoco. Prendere un granchio. |
Cadere in piedi. Uscire indenni, o quasi, da una situazione precaria, con inaspettata fortuna. |
Calare le vele. Abbassare l'orgoglio; anche, cedere, abbandonare la lotta. |
Calzare a pennello. Stare perfettamente. Queste scarpe ti calzano a pennello. |
Cambiare le carte in mano, in tavola. Modificare, stravolgere una situazione, cambiare i termini di una questione a proprio vantaggio. |
Cantare come un fringuello. Cantare allegramente. |
Cantare come un usignolo. Cantare molto bene. |
Cantare come una rana. Cantare in modo sgraziato. |
Capire l'antifona. Afferrare a volo, da una semplice allusione, dove l'interlocutore vuole andare a parare, quali siano le sue non dichiarate intenzioni. Capire il vero senso di un discorso allusivo. Cogliere il senso vero di un'allusione. |
Capitare a fagiolo. Capitare nel momento giusto, nel momento più opportuno. Si dice di cose e persone. Tornare a bomba. |
Capitare tra capo e collo. Capitare inaspettadamente. Presentarsi improvvisamente, quando meno uno se l'aspetta. |
Cascare come le pere, come una pera cotta. Non opporre resistenza di volontà o di carattere; innamorarsi subito. |
Cascare dal pero. Dover prendere atto, in genere dolorosamente, di una data realtà. Anche essere costretti a cambiar vita, peggiorandone il tenore, a causa di un rovescio economico e simili. Oppure essere costretti ad abbandonare un atteggiamento di superiorità, di snobismo, di altezzosità. Cascare dalle nuvole. |
Cavalcare la tigre. Voler approfittare in ogni modo di una certa situazione senza valutare adeguatamente i rischi in cui si può incorrere con un tale comportamento. L'espressione viene anche usata quando si tenta di venire a capo e controllare una situazione in cui si è coinvolti. |
Cavar le castagne dal fuoco. Procurarsi vantaggi, guadagni, evitare noie (facendo rischiare o lavorare gli altri: per questo si aggiunge alla frase "con la zampa del gatto". |
Cavarsela per il rotto della cuffia. Riuscire a stento, quasi per miracolo. Salvarsi in corner. |
Cavarsela. Farcela, riuscire, uscirne bene. Superare più o meno brillantemente una situazione difficile. Uscire da una situazione di pericolo. I medici dicono che se la caverà. È stato un brutto incidente, ma lui se l'è cavata con qualche contusione. Sbarcarla. |
Cercare col lanternino. Cercare con grande cura, con pignoleria, qualcosa molto difficile a trovarsi. |
Cercare di raddrizzare le gambe ai cani. Fare una cosa inutile, o volere l'impossibile. |
Cercare il pelo nell'uovo. Essere molto pignolo. A proposito di un atteggiamento di critica eccessivamente minuziosa. |
Cercare la quadratura del cerchio. Tentare un'impresa impossibile, affannarsi su un problema troppo arduo nell'illusoria speranza di risolverlo. |
Cercare l'asino ed esserci sopra. Cercare qualcosa e non accorgersi di averla accanto. |
Cercare per terra e mare. Cercare dappertutto. |
Cercare rogne. Crearsi dei problemi, mettersi nei pasticci volontariamente. |
Cercare un ago in un pagliaio. Similitudine usata per definire l'impresa, pressoché irrealizzabile, di chi voglia trovare una cosa, scoprire un particolare, tra una moltitudine di elementi difficili da districare. |
Chiedere (o volere) la luna. Pretendere qualcosa di impossibile. Voler cavar sangue da una rapa. Volere la luna nel pozzo. |
Chiodo schiaccia chiodo. Un cruccio, un dolore ne attutisce altri, quasi facendoli dimenticare. |
Chiudere a sette chiavi. Custodire gelosamente. |
Chiudere la bocca a qualcuno. Impedirgli di parlare con minacce e violenze. |
Chiudere la porta in faccia a qualcuno. Scacciarlo. |
Chiudere la stalla quando i buoi sono scapati. Intervenire e prendere provvedimenti quando è troppo tardi. Prendere precauzioni tardive. |
Chiudere un occhio. Fingere di non sapere; anche, essere tollerante. |
Chiudersi in una torre d'avorio. È l'appartarsi sdegnoso d'un uomo di cultura dalla vita pratica o dalla lotta, per coltivare gli studi o la propria arte. Ritirarsi sull'Aventino. |
Chiudersi nel proprio bozzolo. Condurre una vita appartata; isolarsi. |
Citare testi e pentole. Quando un autore scrive un testo con eccessiva e superflua erudizione, si dice ironicamente che ha citato testi e pentole, cioè ha citato proprio tutto, dall'a alla z, senza criterio. |
Ciurlare nel manico. Mancare a una parola o a un impegno, rinviare con scuse o pretesti l'adempimento di promesse. Non contribuire in alcun modo al raggiungimento di una conclusione. |
Cogliere con le mani nel sacco. Sorprendere qualcuno in flagrante. |
Cogliere l'attimo fuggente. Sapere apprezzare i momenti positivi della vita, godendo delle sue gioie; non lasciarsi sfuggire le opportunità, cogliere le occasioni al volo. |
Colmare il sacco. Esagerare, oltrepassare il limite. |
Colpo di spugna. Cancellazione, eliminazione, rimozione di quanto può essere motivo di contrasto, di risentimento. |
Coltivare il proprio orto. Occuparsi solo dei propri problemi, desinteressandosi di quelli altrui. |
Comandare a bacchetta. Comandare in maniera eccessivamente autoritaria e severa, da despota. |
Comprare la gatta nel sacco. Comprare a occhi chiusi, senza controllare. |
Conoscere i propri polli. Capire le persone con cui si ha a che fare. |
Conoscere i propri polli. Conoscere bene le persone con cui si ha a che fare. |
Conoscere le proprie pecore. Conoscere le persone con le quali si ha a che fare. |
Consolarsi con l'aglietto. L'aglietto è l'aglio in erba, non ancora formato, senza spicchi. Se ci accontentiamo di mangiare quello, vuol dire che ci accontentiamo di poco, che ci consoliamo con cose di poco conto. |
Contare i boccone a qualcuno. Dargli poco da mangiare per avarizia. |
Contare quanto il due di briscola. Non contare nulla, essere l'ultima ruota del carro, poiché il due, nel gioco della briscola, è la carta che vale meno, mentre l'asso è quella che vale di più, donde l'altra espressione essere l'asso di briscola, cioè la persona più importante. |
Correre la cavallina. Avere molte aventure galanti, far vita spensierata. |
Cospargersi il capo di cenere. Umiliarsi. |
Covare sotto le cenere. Non manifestare un sentimento, un pensiero. |
Credere che l'asino voli. Credere le cose più inverosimili. |
Credersi figlio della gallina bianca. Sentirsi privilegiato. Essere o ritenersi privilegiato, esente da certi doveri. |
Crepare dalla bile. Struggersi d'invidia. |
Crescere come la gramigna. Diffondersi in fretta. |
Cucire i panni addoso a qualcuno. Fare qualcuno oggetto di maldicenza, di rabbia. |
الثلاثاء، 29 سبتمبر 2009
Modi di dire -C
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