vocabolario - Animali

الثلاثاء، 29 سبتمبر 2009
Proverbi Italiani - Le Donne
Le Donne
A donna imbellettata voltale le spalle.Abbi donna di te minore, se vuoi essere signore.
Alle donne che non fanno figli non ci andar né per piaceri né per consigli.
Astuzia di donne le vince tutte.
Chi dice donna dice guai.
Chi donne pratica, giudizio perde.
Chi si governa per consiglio di donne, non può durare.
Chi vuol vivere e star sano, dalle donne (o dai parenti) stia lontano.
Dalle donne con le basette, Dio ci guardi, le son saette.
Dio ti guardi da donna due volte maritata.
Donna al volante lumaca ambulante.
Donna al volante pericolo costante.
Donna baffuta, sempre piaciuta.
Donna barbuta, sempre piaciuta.
Donna buona vale una corona.
Donna nana, tutta tana.
Donna pelosa, donna virtuosa.
Donna prudente è una gioia eccellente.
Donna vecchia donna proverbiosa.
Donna, padella e lume sono un gran consumo.
Donne danno, fanno gli uomini e li disfanno.
Donne e buoi dei paesi tuoi.
Donne e motori gioie e dolori.
Donne e oche tienne poche.
Donne e sardine son buone piccoline.
Donne e uomini gelosi, son pericolosi.
Donne per casa, una in figura e una in pittura.
Donne, asini e noci vogliono mani atroci.
Dove son donne e gatti, son più parole che fatti.
Dove son donne innamorate morte, è inutile serrar finestre e porte.
Due donne e un'oca fanno un mercato.
Fiume, grondaia e donna parlatora mandano l'uomo di casa fuora.
Gli uomini fanno la roba, e le donne la conservano.
Gli uomini hanno gli anni che sentono, le donne quelli che dimostrano.
Gli uomini vanno veduti in pianelle, e le donne in cuffia.
Guardati dai cani, dai gatti, e dalle donne coi mustacchi.
Il credere e il bevere inganna le donne e i cani.
Il cuor delle donne è fatto a spicchi come il popone.
Il fusaiolo è d'argento, e fa le donne sufficienti.
La donna è come l'onda, se non ti sostiene ti affonda.
La donna, il fuoco e il mare fanno l'uomo pericolare.
La pazienza è dei frati, e delle donne che han gli uomini matti.
La pecunia se la sai usare è ancella, se no è donna.
Lagrime di donne, fontana di malizia.
L'allegria delle donne è il lino.
Le buone donne non hanno né occhi né orecchi.
Le donne arrivano i pazzi e i savi.
Le donne dicono sempre il vero; ma non lo dicono tutto intero.
Le donne e le ciliege son colorite a lor proprio danno.
Le donne hanno l'anima attaccata al corpo con la colla cerviona.
Le donne hanno lunghi i capelli e corto il cervello.
Le donne hanno quattro malattie all'anno, e tre bei mesi dura ogni malanno.
Le donne hanno sette spiriti in corpo.
Le donne ne sanno una più del diavolo.
Le donne per parer belle si fanno brutte.
Le donne piglian ben le pulci.
Le donne quando son ragazze han sette mani e una lingua sola; e quando son maritate han sette lingue e una mano sola.
Le donne quasi tutte per parer belle le si fanno brutte.
Le donne s'attaccano sempre al peggio.
Le donne se le tacciono le crepano.
Le donne son come i gatti; finché non battono il naso, non muoiono.
Le donne son figliuole dell'indugio.
Le donne son malate tredici mesi dell'anno.
Le donne son sante in chiesa, angeli in istrada, diavole in casa, civette alla finestra, e gazze alla porta.
Le donne son segrete come il dolor di corpo.
Le donne sono una certa mercanzia da non le tener troppo in casa.
Le donne tacciono quello che non sanno.
L'Inghilterra è il paradiso delle donne, il purgatorio degli uomini e l'inferno dei cavalli.
Maggio asciutto ma non tutto, gran per tutto; maggio molle, lin per le donne.
Marzo tinge, april dipinge, maggio fa le belle donne, e giugno fa le brutte carogne.
Muore più uomini pregni che donne gravide.
Né lettere né doni rifiutan le donne.
Non bisogna contentar le donne se non del lino.
Non c'è sabato senza sole, non c'è donna senza amore.
Pecore e donne a casa a buon'ora.
Per le donne in convulsione, è un gran recipe il bastone.
Pere e donne senza romori, sono stimate le migliori.
Più facile trovar dolce l'assenzio, che in mezzo a poche donne un gran silenzio.
San Geminiano dalle belle torri e dalle belle campane,gli uomini brutti, e le donne befane.
Se le donne fossero d'oro, non varrebbero un quattrino.
Suocera e nuora tempesta e gragnuola.
Tre cose non si possono tener nascoste, donne in casa, fusi in sacco e paglia nelle scarpe.
Tre donne e un magnano fecero la fiera a Dicomano.
Tre donne fanno un mercato e quattro una fiera.
Proverbi Italiani - La Religione
La Religione
A chi ben crede, Dio provvede.A chi Dio non dà figliuoli, il diavolo gli dà dei nipoti.
A chi Dio vuol bene la casa gli piace.
A chi vuole male, Dio gli toglie il senno.
A chierico che si fa frate non gli fidar la tua comare.
A mani monde Dio gli dà da mangiare.
A Prato c'è più preti, che a Pistoia staia.
A tela ordita Dio manda il filo.
Ad ogni santo la sua candela.
Aiutati che Dio t'aiuta.
Amici da starnuti, il più che tu ne cavi è un Dio t'aiuti.
C'è il povero di Dio, e quello del diavolo.
Chi aspetta, Dio l'assetta.
Chi bazzica co' preti e intorno ha il medico, vive sempre ammalato e muore eretico.
Chi chiama Dio, non è contento; e chi chiama il diavolo, è disperato.
Chi confessa la sorte, nega Dio.
Chi da Dio è amato, da lui è visitato.
Chi del suo dona, Dio gli ridona.
Chi digiuna e altro ben non fa, avanza il pane e a casa del diavolo va.
Chi disprezza i genitori non ha timor di Dio.
Chi fa del bene agli ingrati, Dio l'ha per male.
Chi fa un frate, fa un ciuco.
Chi ha buono un Dio, ha in tasca i santi.
Chi ha imbarcato il diavolo, ha a passare in sua compagnia.
Chi ha paura del diavolo, non fa roba.
Chi ha portata la tonaca puzza sempre di frate.
Chi lavora di festa, lavora per il diavolo.
Chi lavora, Dio gli dona.
Chi l'uomo soccorre in povertà ridotto, presta il denaro a Dio con grosso frutto.
Chi mal pensa, Dio gli dia male.
Chi non parla, Dio non l'ode.
Chi più ne fa è fatto priore (o papa).
Chi serba, Dio non gli dà.
Chi sprezza l'onore, sprezza Dio.
Chi va a Roma, e porta un buon borsotto, diventa abate o vescovo di botto.
Chi vuol giusta vendetta, in Dio la metta.
Chi vuol star bene un giorno, faccia un buon pasto; chi una settimana, ammazzi il porco; chi un mese, prenda moglie; chi tutta la vita, si faccia prete.
Ciascun pensa per sè e Dio per tutti.
Compagnia d'uno, compagnia di niuno; compagnia di due, compagnia di Dio; compagnia di tre, compagnia di re; compagnia di quattro, compagnia da matti.
Comprar cavalli e tor moglie; serra gli occhi, e raccomandati a Dio.
Con la fatica delle feste, il diavolo ci si veste.
Corta preghiera entra in cielo.
Da ricchi impoveriti e da poveri arricchiti, prega Dio che t'aiti.
Da Spagnoli e Imperiali, da Francesi e Cardinali, libera nos, Domine.
Dalle donne con le basette, Dio ci guardi, le son saette.
Danari, boschi e prati, entrate per preti e frati.
Del diavolo lagnarsi odo talora chi è, diavolo a se stesso e ad altri ancora.
Dio acconsente ma non sempre.
Dio ci guardi da errore di savio.
Dio ci manda la carne, e il diavolo i cuochi.
Dio dice a camparvi non mi sgomento, a contentarvi sì.
Dio fa gli schiocchi, e loro s'accompagnano.
Dio fà le pentole e il diavolo i coperchi.
Dio ha dato per penitenza all'avaro che né del poco né dell'assai si contenti.
Dio lascia fare, ma non sopraffare.
Dio li fà e il diavolo lì accoppia.
Dio manda il freddo secondo i panni.
Dio manda la neve con la luna.
Dio manda l'agnello e poi il suo praticello.
Dio mi guardi dalle prigioni del Duca.
Dio non fa mai chiesa, che il diavolo non ci voglia (o non ci fabbrichi) la sua cappella.
Dio non manda mai bocca, che non mandi cibo.
Dio non manda se non quel che si può portare.
Dio non paga il sabato.
Dio perdona a chi offende, non a chi toglie e non rende.
Dio serra un uscio e apre una finestra.
Dio solo non può fallire.
Dio ti dia figliuoli, e diateli grandi.
Dio ti guardi da chi legge un libro solo.
Dio ti guardi da donna due volte maritata.
Dio ti guardi da quella gatta che davanti ti lecca e di dietro ti graffia.
Dio ti guardi dal giorno della lode.
Dio ti salvi da un cattivo vicino, e da un principiante di violino.
Dio, genitori e maestri non si posson mai ricompensare.
Dire il peccato e non il peccatore.
Dopo la grazia di Dio, la miglior cosa è la libertà.
Dove c'è la pace ci è Dio.
Dove due amici s'incontrano, Dio gli fa da terzo (o v'entra per terzo).
Dove i cani e i lupi fanno lega, Dio protegga il gregge.
Dove il diavolo non può entrare manda una vecchia.
Dov'è il Papa, ivi è Roma.
Dov'è interesse, non si fa l'uffizio di Dio.
E l'uomo all'uomo un diavol tentatore, è l'uomo all'uomo un nume salvatore.
Entrarci come il diavolo nella preghiera.
Error di medico, volontà di Dio.
Far vedere il diavolo nell'ampolla.
Frate che chiede per Dio, chiede per due (cioè anche per sé).
Frate che fu soldato è più sperimentato.
Frate sfratato e cavol riscaldato, non fu mai buone.
Fratello Prendere sta in convento, Fratello Dare non ci sta.
Gente allegra Dio l'aiuta.
I detti son nostri e i fatti son di Dio.
I vescovi in Roma sono come i crocifissi in bottega del legnaiolo.
Il cane in chiesa fu sempre il mal venuto.
Il diavolo dove non può ficcar la testa, ficca la coda.
Il diavolo è cattivo perché è vecchio.
Il diavolo è facile da chiamare, difficile è mandarlo via.
Il diavolo insegna a far le pentole, ma non i coperchi.
Il diavolo insegna a rubare, ma non a conservare.
Il diavolo lo fa fare e poi lo fa scoprire.
Il diavolo non è poi tanto brutto quanto lo si dipinge.
Il diavolo quando non può portare, trascina.
Il diavolo si nasconde dietro la croce.
Il diavolo vuol cacciare le corna dappertutto.
Il diavolo, per diavolo che sia, non può nascondere le corna.
Il frate predicava che non si dovea rubare, e lui avea l'oca nello scapolare.
Il giusto paga (oppure porta la pena) per il peccatore.
Il lupo d'esser frate ha voglia ardente mentre è infermo; ma sano se ne pente.
In (o per) compagnia prese moglie un frate.
In chiesa co' santi, e all'osteria co' ghiottoni.
In chiesa e in mercato, ognuno è licenziato.
In chiesa né in mercato non andar mai accompagnato.
In chiesa per devozione, alla guerra per necessità.
In Paradiso non ci si va in carrozza.
La farina del diavolo va tutta in crusca.
La pazienza è la virtù dei santi.
La preghiera dovrebbe essere la chiave del giorno e la serratura della notte.
La vendetta di Dio non piomba in fretta.
Lascia fare a Dio, ch'è Santo vecchio.
Le armi le carica il diavolo.
Le campane non suonano se qualcuno non le tira.
Le donne son sante in chiesa, angele in istrada, diavole in casa, civette alla finestra, e gazze alla porta.
Le licenze son cento, e l'ultima è Vatti con Dio.
L'ombra del campanile ingrassa.
L'uomo propone e Dio dispone.
Maremmani, Dio ne scampi i cani.
Marito e figli come Dio te gli dà così te gli piglia.
Molti hanno la coscienza si larga. che avanza una nave di chiesa.
Morto un papa se ne fa un altro.
Nessun vecchio spaventa Dio.
Non c'è ladrone che non abbia la sua devozione.
Non si crede al santo finché non fa il miracolo.
Non si muove foglia che Dio non voglia.
Non si può entrare in Paradiso a dispetto dei santi.
Ogni prete loda le sue reliquie.
Ognuno ha il suo diavolo all'uscio.
Ognuno per sé e Dio per tutti.
Ognuno sa sé e Dio sa tutti.
Papa per voce, Re per natura, Imperatore per forza.
Per essere ricco bisogna avere un parente a casa del diavolo.
Per un peccatore perisce una nave.
Poca roba Dio la loda..
Preti, frati, monache e polli non si trovan mai satolli.
Quando Dio chiude una finestra apre una porta.
Quando Dio ci dà la farina, il diavolo ci toglie il sacco.
Quando Dio non vuole i santi non possono.
Quando Dio vuol punire un uomo, spesso si serve dell'altr'uomo.
Quando Dio vuole, a ogni tempo piove.
Quando il diavolo è vecchio si fa romito.
Quando il diavolo prega, tien d'occhio la preda.
Quando il diavolo vuole entrare, si caccia per la testa e per i piedi.
Quando il grano è ne' campi, è di Dio e de' Santi; (o è di tutti quanti).
Quando si è morti, San Michele pesa le anime e i preti le candele.
Quando si nomina il diavolo se ne vede spuntar la coda.
Sa più (oppure: vedono più) il papa e un contadino che il papa solo.
Scherza coi fanti ma lascia stare i santi.
Se il diavolo trova un vizioso, gli dà subito lavoro.
Se non ci fosse il va' con Dio, bel mestier sarebbe il mio.
Segreto di due, segreto di Dio; segreto di tre, segreto d'ognuno.
Senza santi non si va in paradiso.
Si dice (cioè si deve dire), il peccato, ma non il peccatore.
Soldati del Papa, otto a cavare una rapa;
Solo Dio senza difetti.
Solo dir posso ch'è mio, quanto godo e do per Dio.
Tale abate tali monaci.
Tre cose belle in questo mondo: prete parato, cavaliere armato, donna ornata.
Tutti i santi non fanno miracoli.
Un diavolo scaccia (oppure tenta) l'altro.
Viene da Dio che i frati s'annegano.
Proverbi Italiani - La Meteorologia
La Meteorologia
Alle tre brinate acqua o gelo aspettate.Arcobaleno di mattina, tutto il giorno pioviggina.
Bianco cielo d'acqua è messaggero.
Bianco di mattina, buon tempo s'incammina.
Con i quarti di luna cambia il vento e la fortuna.
Dietro il lampo vien la saetta.
Dopo il giorno di tempesta vien la calma lesta lesta.
Dopo la neve, buon tempo ne viene.
Dopo tre brine l'acqua a mezzanine.
È meglio pioggia e vento che non il mal tempo.
Il bel tempo non dura sempre.
Il bel tempo non vien mai a noia.
Il buon marinaro si conosce al cattivo tempo.
Il buon tempo fa scavezzare il collo.
Il gran tempo a' gran nomi è gran veleno.
Il grano freddo di gennaio, il mal tempo di febbraio, il vento di marzo, le dolci acque di aprile, le guazze di maggio, il buon mieter di giugno, il buon batter di luglio, le tre acque d'agosto con la buona stagione, vagliono più che il tron di Salomone.
La predica fa come la nebbia, lascia il tempo che trova.
La tramontana la pioggia tien lontana.
Luna bianca tempo bello, luna rossa venticello.
Luna cerchiata, campagna bagnata.
Luna mercurina tutto il cielo rovina.
Luna piena di gennaio luce come il giorno chiaro.
Luna tonda spunta quando il sol tramonta.
Molta nebbia in autunno molta neve nel inverno.
Nebbia che sale pioggia matura.
Nebbia che scende il sole oscura.
Nuvola da ponente non si leva per niente.
Nuvola di montagna non bagna la campagna.
Nuvola vagante acqua non porta.
Ognuno dà la colpa al cattivo tempo.
Palma asciutta, Pasqua molle.
Pioggia d'esta' beato chi ce l'ha.
Pioggia di venerdì non dura neanche un dì.
Quando Dio vuole, a ogni tempo piove.
Quando il bue starnuta, il tempo muta.
Quando il gallo canta fuor d'ora o vuol piovere, o piove, allora il bel tempo va in malora.
Quando il tempo è diritto, non val cantare il picchio.
Quando il tempo è molle, il dente è più folle.
Quando il tempo è reale, tramontana la mattina, la sera maestrale.
Quando il tempo si muta, la bestia starnuta.
Quando la rana canta, il tempo cambia.
Quando la rondine vola male, s'avvicina il temporale.
Quando la vacca tien su il muso, brutto tempo salta suso.
Quando tira vento, non si può dir buon tempo.
Quanti giorni cominciano col sole che finiscono col mal tempo.
Rosso di mattina, la pioggia s'avvicina.
Rosso di sera, buon tempo si spera.
Se c'è vento, tre dì non dura il tempo.
Se il delfino fa festa, sta per arrivare la tempesta.
Se il sol va giù nebbioso, il giorno dopo non è piovoso.
Se il sole la neve indora, neve, neve, neve ancora.
Se lampa la scampa, se tuona la manda.
Se non rischiara di mezzodì, piove tutto il dì.
Se rannuvola sulla brina, aspetta l'acqua domattina.
Se svolazza il pipistrello, segno di tempo bello.
Se tuona e tira vento, serra l'uscio e resta dentro.
Sole che punge, presto piove.
Sole d'alta levata non è mai di durata.
Sotto la nebbia l'acqua ci regna.
Stellato cielo, mattinata di gelo.
Stelle tremule e appannate sono piogge assicurate.
Tempo e fantasia si varia spesso.
Tempo, vento, signor, donna, fortuna, voltano e tornan come fa la luna.
Tramontana scura per molto non dura.
Tre cose vuole il campo: buon lavoratore, buon seme e buon tempo.
Tre nebbie fanno una piova, due fanno una bora.
Vento da levante, acqua diluviante.
Vento di tramontana dura così: o tre o sei o nove dì.
Proverbi Italiani - La Famiglia
La Famiglia
A chi Dio non dà figliuoli, il diavolo gli dà dei nipoti.A chi prende moglie ci voglion due cervelli.
A padre avaro (o cupido) figliuol prodigo.
Abbi pur fiorini, che troverai cugini.
Agosto, moglie mia non ti conosco.
Alla prima moglie ci si mette del suo, alla seconda si sta in capitale, alla terza si guadagna.
Alle donne che non fanno figli non ci andar né per piaceri né per consigli.
Alle nozze e a' mortori, si conoscono i parenti.
Alleva i tuoi figli poveretti, se tu li vuoi ricchi e benedetti.
All'uomo affortunato gli nasce prima la figlia.
All'uomo moglie, al putto verga.
Amici a scelta, e parenti come sono (ovvero come uno gli ha).
Babbo e mamma non campano sempre.
Basta un padre a governare cento figliuoli, e cento figliuoli non bastano a governare un padre.
Bella moglie, dolce veleno.
Ben conta la madre, ma meglio quello che ha nascere.
Bisesto o Bisestin, o la madre o il fantolin.
Casa il figlio quando vuoi e la figlia quando puoi.
Casa mia, mamma mia.
Caval di monaci, porci di mugnaio e figliuoli di vedove non han pari.
Chi batte la moglie, batte tutta la casa.
Chi compra a minuto, pasce i figliuoli d'altri e affanna i suoi.
Chi dà una giovane per moglie a un vecchio, gli dà la culla per dote.
Chi di gatta nasce sorci piglia, se non gli piglia non è sua figlia.
Chi disse figliuoli, disse duoli.
Chi è del figliuol pedante, non è furfante.
Chi fa la figliuola vezzosa, la sente avolterosa.
Chi ha bella moglie la non è tutta sua.
Chi ha buon cavallo e bella moglie, non istà mai senza doglie.
Chi ha figlioli ha doglie.
Chi ha figliuoli, tutti i bocconi non son suoi.
Chi ha mamma, non pianga.
Chi ha moglie allato, sta sempre travagliato.
Chi ha moglie, ha doglie.
Chi ha quattrini conta e chi ha bella moglie canta.
Chi ha rogna da grattare e moglie da guardare, non gli manca mai da fare.
Chi ha un figliuolo solo, lo fa matto; chi un porco, lo fa grasso.
Chi ha un sol figlio, spesso se lo ricorda.
Chi il suo figlio troppo accarezza non ne sentirà allegrezza.
Chi incontra buona moglie ha gran fortuna.
Chi la pudica moglie infedele crede, la induce a rompere la giurata fede.
Chi mena la sua moglie a ogni festa, e dà bere al cavallo a ogni fontana, in capo all'anno il cavallo è bolso, e la moglie...
Chi mi fa più di mamma, sì m'inganna.
Chi n'ha due (de' figliuoli), n'ha uno; e chi n'ha uno, non n'ha punti.
Chi non ascolta il padre in giovinezza, udirà il boia in vecchiezza.
Chi non crede alla buona madre, crede poi alla mala matrigna.
Chi non ha figliuoli, non sa che sia amore.
Chi non ha moglie ben la batte, chi non ha figliuoli, ben gli pasce.
Chi non sa cosa siano malanni e doglie,prenda marito o prenda moglie.
Chi non sa quel che sia malanno e doglie, se non è maritato, prenda moglie.
Chi piglia moglie e non sa l'uso, assottiglia le gambe e allunga il muso.
Chi piglia moglie per denaj, spesso sposa liti e guai.
Chi prende moglie perde la metà del cervello; l'altra metà se ne va in radici.
Chi prende una moglie, merita una corona di pazienza; chi ne prende due, merita una corona di pazzia.
Chi resta in casa e manda fuor la moglie, Semina roba e disonor raccoglie.
Chi risparmia il bastone fa il figlio birbone.
Chi sa ben trovar meloni, trova buona moglie.
Chi si marita con parenti, corta vita e lunghi tormenti.
Chi si marita fra i parenti,o corta vita o lunghi stenti.
Chi spera col tor moglie uscir di guai, non avrà ben mai mai mai, mai mai.
Chi toglie moglie per la roba, la borsa va a marito.
Chi vuol bella famiglia cominci dalla figlia.
Chi vuol far la bella famiglia incominci dalla figlia.
Chi vuol gastigare un matto gli dia moglie.
Chi vuol vedere il bel figliuolo, sia rinvolto nel cenciuolo.
Chi vuol vivere e star sano, dalle donne (o dai parenti) stia lontano.
Chi vuole una bella famiglia, cominci da una figlia.
Colui è mio zio che vuole il ben mio.
Come uno piglia moglie, egli entra nel pensatoio.
Comprar cavalli e tor moglie; serra gli occhi, e raccomandati a Dio.
Con la ragione della propria parte anche un figlio può correggere un padre.
Con una figliuola si fanno due generi.
Costa più un viziolo che un figliuolo.
Da' moglie al tristo, da' marito alla dolente; fatto il mercato, ognuno se ne pente.
Dàgli moglie, ed hailo giunto.
Dar retta ai genitori è lode ai figli.
Delle moglie è più dovizia che de' polli.
Di buona terra to' la vigna, di buona madre to' la figlia.
Di tre cose si rallegra il cuore: la concordia dei fratelli, l'amore dei vicini, l'accordo di marito e moglie.
Dire a nuora perché suocera intenda.
Doglia di moglie morta, dura fino alla porta.
Donna danno, sposa spesa, moglie maglio.
Dove vi son figliuoli non vi son parenti né amici.
E' mio zio colui che vuole il bene mio.
Esperienza, madre di scienza.
Far come padre Zappata, che predicava bene e razzolava male.
Figli d'un ventre, non tutti d'una mente.
Figlie da maritare, fastidiose da governare, ovvero, ossi duri da rosicare.
Figlie, vigne, e giardini, guardale dai vicini.
Figlio di fava e babbo di lino.
Figlio senza dolore, madre senza amore.
Figlio troppo accarezzato, non fu mai ben allevato.
Figlioli piccoli fastidi piccoli, figlioli grandi fastidi grandi.
Figliuole d'osti e caval di mugnai, non te n'impacciar mai.
Figliuole e frittelle; quante più se ne fa, più vengon belle.
Figliuoli da allevare, ferro da masticare.
Figliuoli e lenzuoli non son mai troppi.
Figliuoli matti, uomini savi.
Figliuoli piccoli, dolor di testa, fanciulli grandi. dolor di cuore.
Figliuoli piccoli, fastidi piccoli, figliuoli grandi, fastidi grandi.
Fila buolla tela chi allatta il suo figliuolo.
Guardati da tre C, cugini, cognati e compari.
I figiuoli succhiano la madre quando son piccoli, e il padre quando son grandi.
I figliuoli de' gatti pigliano i topi.
I figliuoli quando son piccoli pestano sui piè e quando son grandi pestano sul capo.
I genitori negligenti non allevano buoni figlioli.
I gran personaggi o non hanno figliuoli o non son saggi.
I parenti escon fuori di casa.
I poveri non hanno parenti.
I vicini le maritano, e il padre dà la dote.
Il contento di bella moglie poco ti dà e molto ti toglie.
Il padre deve fare la tavola tonda.
Il piacere non ha famiglia e il dolore ha moglie e figliuoli.
Il piacere non ha famiglia e il dolore ha moglie e figliuoli.
Il prim'anno che l'uomo piglia moglie, o s'ammala o s'indebita.
Il primo servigio che faccia il figliuolo al padre, è il farlo disperare.
In (o per) compagnia prese moglie un frate.
In casa d'altri loda tutti fino i figli cattivi o brutti, fino al gatto che ti sgraffigna, fino al can che ti mordigna.
La buona educazione e il denaro fanno signori i nostri figli.
La buona madre fa la buona figliuola.
La buona moglie fa il buon marito.
La casa e la moglie si godono più d'ogni altra cosa.
La condotta dei genitori é la guida dei figli.
La fatica è la madre del sapere.
La madre da fatti, fa la figliuola misera.
La madre misera fa la figlia valente.
La madre non può dire che sia suo il figliuolo finché non ha avuto il vaiuolo.
La madre pietosa fa la figliuola tignosa.
La mattina è la madre de' mestieri, e la notte de' pensieri.
La meraviglia è figlia dell'ignoranza (e madre del sapere).
La moglie del ladro non sempre ride.
La moglie è la chiave della casa.
La moglie, lo schioppo e il cane non si prestano a nessuno.
La presunzione è figlia dell'ignoranza e madre della mala creanza.
La prima è moglie, la seconda compagnia, la terza eresia.
La saviezza del marito e la pazienza della moglie fanno la pace e la felicitá delle famiglie.
La superbia è figlia dell'ignoranza.
La troppa libertá è madre di rovina.
L'agnello umile succhia le mammelle della propria madre e quelle degli altri.
Le donne son figliuole dell'indugio.
L'errore, anche se cieco, genera spesso figli con la vista.
L'estate è la madre de' poveri.
L'ignoranza é la madre della miseria.
L'ignoranza è la madre dell'impudenza.
L'impazienza è la madre della disperazione.
L'interesse è figliuolo del diavolo.
L'ozio è il padre dei vizi.
Madre che fila poco, i suoi figliuoli mostrano il culo.
Madre morta, padre cieco.
Madre vuol dire martire.
Mamma mia sempre, ricca o povera che tu sia.
Mamma, mamma, chi l'ha la chiama e chi non l'ha la brama.
Marito e figli come Dio te gli dà così te gli piglia.
Marito e moglie della tua villa, compari e comari lontan cento miglia.
Marito vecchio e moglie giovane assai figliuoli.
Marzo ha comprata la pelliccia a sua madre, e tre giorni dopo e' l'ha venduta.
Mazze e panelli fanno i figli belli.
Meglio un prossimo vicino che un lontano cugino.
Moglie e buoi dei paesi tuoi.
Moglie e ronzino pigliali dal vicino.
Moglie grassa, marito allegro; moglie magra, marito addolorato.
Moglie perfidiosa e marito pertinace, non vivono mai (o non vivono un'ora) in pace.
Molti parenti, molti tormenti.
Morte di suocera, dolor di gomito.
Mostrami la moglie, ti dirò che marito ha.
Né muli, né mulini, né compari dell'Isola (d'Elba), né moglie di Piombino.
Nel marito prudenza, nella moglie pazienza,
Non creder lode a chi suo caval vende, né a chi dar moglie intende.
Non dare i calzoni alla moglie.
Non ride sempre la moglie del ladro.
Non si può avere la botte piena e la moglie briaca.
Ogni uomo ha buona moglie e cattiva arte.
Ognun dà pane, ma non come mamma.
Ognuno è figlio delle proprie azioni.
Padre che ha figliuoli grandi, fuor li mandi.
Pan di figliuoli, pene e duoli.
Per una volta la si può fare anche a suo padre.
Pigliar moglie, suona bene e poi sa male.
Più vale un padre, che cento pedagoghi.
Poltroneria non fece mai figliuoli (o non ha eredi).
Povertà, madre di sanità.
Qual figlia vuoi, tal moglie piglia
Qual figlia vuoi, tal moglie piglia
Quale il padre, tale il figlio; qual la madre, tal la figlia.
Quando è sole e piove, il diavolo mena moglie.
Quando i vecchi pigliano moglie, le campane suonano a morto.
Quando il marito fa terra, la moglie fa carne.
Quando il padre fa carnevale, ai figlioli tocca far quaresima.
Quando il padre marita la figlia, egli ha casa e vigna; quando l'ha maritata, non ha né vigna né casa.
Quando la capra ha passato il poggiolo non si ricorda più del suo figliuolo.
Quando nascono (i figliuoli) son tutti belli, quando si maritano, tutti buoni, e quando muoiono son tutti santi.
Roma travagliata, ché chi ha bella moglie vive d'entrata.
Se il prestar fosse buono, si presterebbe anche la moglie.
Se v'è in paese una buona moglie, ciascuno crede che sia la sua.
Se vuoi che il tuo figlio cresca, lavagli i piè e rapagli la testa.
Se vuoi comprar terra a buon mercato comprala da uno spiantato, o da figliuol ch'abbia ereditato.
Secondo vuoi la famiglia, la moglie piglia.
Senza moglie a lato l'uom non è beato.
Suocera cieca, nuora avventurata.
Suocera e nuora, tempesta e gragnuola.
Tal castiga la moglie che non l'ha, che quando l'ha, castigar non la sa.
Tal susina mangia il padre che allega i denti al figliuolo.
Tale il padre, tale il figlio.
Tale il padre, tale il figlio.
Tra moglie e marito non mettere il dito.
Tre cose rovinano la famiglia: moglie giovane, legna verde e pane caldo.
Tre figlie e una madre, quattro diavoli per un padre.
Un signor che il tuo ti toglie, mal francese con le doglie, assassin che ti dispoglie, è men mal che l'aver moglie.
Una figlia, una maraviglia.
Uomo senza moglie, è mosca senza capo.
Val più un amico che cento parenti.
Vigna piantata da me, moro da mio padre, olivo dal mio nonno.
Volere la botte piena e la moglie ubriaca.
Proverbi Italiani - La Casa
La Casa
Abbia pur figli, abbia bicchieri assai, non ne avrà troppi la tua casa mai.Ad ogni uccello, suo nido è bello.
Buono è l'amico, buono il parente, ma triste la casa dove non si trova niente.
Camera adorna, donna savia.
Casa compita avrem nell'altra vita.
Casa forte ha quattro colonne: padre valente, madre prudente, figlio obbediente, fratello compiacente.
Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badia.
Casa mia, donna mia, pane e aglio vita mia.
Casa mia, mamma mia.
Casa senza amministrazione, nave senza timone.
Casa senza inquilini, nido di topi.
Chi imbianca la casa, vuole affittarla.
Chi non cura sua magione, non è uomo di ragione.
Chi non ha casa non ha contrada.
Chi non ha casa non può farsi la cuccia.
Chi vuole casa netta, gente d'altri non ci metta.
Ciascuno a casa sua, muove la coda e il sedere, in casa degli altri soltanto la coda.
Dalla casa si riconosce il padrone.
È buona cosa la messa udire, ma è meglio la casa custodire.
È meglio essere il primo a casa tua, che il secondo in casa altrui.
Giusto è la Patria amar, amano anch'esse le spelonche natie le fiere stesse.
Il pane fatto in casa è sempre il più saporito.
In casa propria si fa come si vuole; in casa altrui, come si può.
In casa sua ognuno è re.
La bella gabbia non nutre l'uccello, sotto i suoi tetti è il viver più bello.
La casa e la moglie si godono più di ogni altra cosa.
La casa è sempre casa per umile che sia.
La casa va sempre male quando la donna porta i calzoni e l'uomo il grembiule.
Lontan da casa sua, vicino a qualche disgrazia.
Magari male, ma a casa sua.
Nella casa dove c'è un buon dottore o un ricco prete, non si sente né fame né sete.
Nessuno può indovinare quanto costi impiantare una casa o una vigna.
Niente è più bello di casa nostra.
Non vi è pace in quella casa dove la gallina canta e il gallo tace.
Ogni uccello fa festa al suo nido.
Per Pasqua e per Natale, nessuno lascia il suo casale.
Più vale il fumo di casa mia, che l'arrosto dell'altrui.
Quando la casa brucia, tutti si scaldano.
Quando uno è stato a casa del diavolo, sa ciò che vi avviene.
Se vuoi guardar la casa, fa' un uscio solo.
Una buona donna in casa è la miglior cassa di risparmio.
Una casa senza donna è come una lanterna senza lume.
Proverbi Italiani - L'Amicizia
L'Amicizia
Al bisogno si conosce l'amico.Ama l'amico tuo col vezzo e col vizio suo.
Amici a scelta, e parenti come sono (ovvero come uno gli ha).
Amici cari e borsa del pari.
Amici cari, patti chiari, e borsa del pari.
Amici da starnuti, il più che tu ne cavi è un Dio t'aiuti.
Amici di buon giorno, son da mettere in forno.
Amici di profferta assai si trova.
Amici e muli falliscono nell'adoprarli.
Amici invan cerchiam che sian perfetti, io sopporto i tuoi, tu sopporta i miei difetti.
Amici, oro, e vin vecchio son buoni per tutto.
Amicizia da bagno, dura pochi dì.
Amicizia di genero, sole d'inverno.
Amicizia di grand'uomo e vino di fiasco, la mattina è buono e la sera è guasto (e anche Amor di servitore o di donna e vin di fiasco ecc.).
Amicizia riconciliata è una piaga mai saldata.
Amicizia stretta dal vino non dura da sera a mattino.
Amico beneficato, nemico dichiarato.
Amico certo, si conosce nell'incerto.
Amico di buon tempo mutasi col vento
Amico di montagna chi lo perde vi guadagna.
Amico di tutti e di nessuno, è tutt'uno.
Amico di ventura niente vale (o briga) e poco dura.
Amico e vino vogliono essere vecchi.
Amico mio cortese, secondo le entrate, fate le spese.
Amico riconciliato e non vendicato, è bastone dopo (o dietro) l'uscio.
Amico vecchio e casa nuova.
Batti il villano, e saratti amico.
Buona amistà è un altro parentà.
Buono è l'amico e buono il parente, ma trista la casa dove non si trova niente.
Calamità scopre amistà.
Casa di terra, caval d'erba, amico di bocca, non vagliono il piede d'una mosca.
Cattivo amico, pessimo marito.
Chi cade in povertà, perde ogni amico.
Chi dà a credenza spaccia assai, perde l'amico e denar non ha mai.
Chi è diverso nell'oprare, non può molto amico stare.
Chi è gran nemico, è anche grande amico.
Chi è misero mendico provi tutti e poi l'amico.
Chi è misero o mendico, provi tutti e poi l'amico.
Chi manca a un sol amico, molti ne perde.
Chi non ha amico o germano, non ha forza in braccio né in mano.
Chi non sa fingersi amico, non sa essere nemico.
Chi offende l'amico non la risparmia al fratello.
Chi sempre prende e niente dona, l'amore dell'amico lo abbandona.
Chi sta fermo in casi avversi, buon amico può tenersi.
Chi trova un amico trova un tesoro.
Chi visita nelle nozze e non nell'infermità, non è amico in verità.
Chi vuol conservare un amico, osservi tre cose: l'onori in presenza, lo lodi in assenza, l'aiuti ne' bisogni.
Chi vuol fare onore all'amico, ciccia di troja e legna di fico.
Chi vuole amici assai, ne provi pochi.
Chi vuole conservare un amico, l'onori in presenza, lo lodi in assenza, l'aiuti nel bisogno.
Cogli amici non bisogna andar co' se in capo.
Con ognun fa' patto, coll'amico fanne quattro.
Cuor sincero, amico vero.
Dagli amici mi guardi Iddio, ché dai nemici mi guardo io.
Di' all'amico il tuo segreto, e' ti terrà il piè sul collo.
Donna che ha molti amici, ha molte lingue mordaci.
Dove due amici si incontrano Dio fa da terzo.
Dove due amici s'incontrano, Dio gli fa da terzo (o v'entra per terzo).
Dove vi son figliuoli non vi son parenti né amici.
E' bene aver degli amici per tutto.
e l'amico un muro, ma che abbia il suo uscio.
E' male amico chi a sé è nemico.
Esempi e benefici fanno gli amici.
Essere l'amico del giaguaro.
Gli amici e gli avvisi aiutano fare le faccende.
Gli amici hanno la borsa legata con un filo di ragnatela.
Gli amici sono buoni in ogni piazza.
Grande amicizia genera grand'odio.
I falsi amici corrono con le lepri e cacciano con i cani.
I libri parlano allo spirito, gli amici al cuore, il cielo all'anima e tutto il resto agli orecchi.
I libri, come gli amici, devono essere pochi ma buoni.
I veri amici son come le mosche bianche.
Il Francese per amico, ma non per vicino, se tu puoi.
Il nemico, pensa che può diventarti amico.
In casa dell'amico ricco sempre ammonito; in quella dell'amico povero, sempre lodato.
In tempo de' fichi non si hanno amici.
La fortuna fa le amicizie e la disgrazia le prova.
La musica ne' dissimili, e l'amicizia ne' simili.
L'amicizia è una fortuna se è nata in "buona" luna.
L'amicizia si dee sdrucire, non istracciare.
L'amicizia si fanno in prigione.
L'amico accenna e non balestra.
L'amico certo si conosce nell'incerto.
L'amico dev'essere come il denaro.
L'amico di ventura molto briga e poco dura.
L'amico non è conosciuto finché non è perduto.
Le amicizie devono essere immortali, e le inimicizie mortali.
L'oro s'affina al fuoco e l'amico nelle sventure.
Meglio perder l'amico che un bel detto.
Mercanzia non vuole amici.
Montanini e gente acquatica, amicizia e poca pratica.
Né amico riconciliato, né pietanza due volte cucinata.
Ne' pericoli si vede chi d'amico ha vera fede.
Nel bisogno si riconosce il vero amico.
Nel volerti giovar, lo stolto amico ti nuoce più d'ogni crudel nemico.
Nelle corti, la carità è tutta estinta, né si trova amicizia se non finta.
Non c'è miglior specchio dell'amico vecchio.
Non c'è schiavo più legato, che all'amico l'obbligato.
Non è amico in verità chi ti visita nelle nozze e non nelle infermità .
Ognuno è amico di chi ha buon fico.
Parla all'amico come se avesse a diventar nemico.
Patti chiari, amici cari (oppure amicizia lunga).
Peggio è l'invidia dell'amico che l'insidia del nemico.
Per amistà conservare, muri bisogna piantare.
Per far un amico basta un bicchier di vino, per conservarlo è poca una botte.
Per un bel detto si perde un amico.
Prima di scegliere l'amico bisogna averci mangiato il sale sett'anni.
Quando il villano è sul fico, non conosce né parente né amico.
Quattrini e amicizia rompon le braccia alla giustizia.
Ricco, nobile e dotto come sei, io non ti voglio fra gli amici miei .
Se trovi un amico nuovo non obliar l'antico.
Se vuoi che l'amicizia si mantenga fai che un paniere vada e l'altro venga.
Se vuoi che l'amicizia si mantenga, che una sporta vada e che un'altra venga.
Servire e non gradire, aspettare e non venire, stare a letto e non dormire, aver cavallo che non vuol ire e servitore che non vuole obbedire, esser in prigione e non poter fuggire, essere ammalato e non poter guarire, smarrir la strada quando un vuol ire, stare alla porta quando un non vuol aprire, avere un amico che ti vuol tradire, son dieci doglie da morire.
Si può vivere senza fratelli ma non senza amici.
Si sta più amici a stare un po' lontani.
Sol di parole amico, non vale un fico.
Trova un amico e troverai un tesoro, dice la Bibbia e son parole d'oro.
Un buon libro è un buon amico.
Un nemico è troppo e cento amici non bastano.
Una berretta manco o più, è un quattrino di carta l'anno, poco ti costano, e amici ti fanno.
Val più avere amici in piazza, che danari nella cassa.
Val più un amico che cento parenti.
Vuol dire: lasciarsi la sua libertà, ciascuno; fabbricare fra te.
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